Siamo quello che mangiamo
Il cibo è un elemento che ha un ruolo centrale della nostra esistenza perché risponde a bisogni fisiologici essenziali: ci nutriamo per vivere, e mangiamo per piacere.
Attraverso il cibo produciamo cultura, identità e storia: esploriamo territori, incontriamo usanze e conosciamo tradizioni diverse.
Oggi nella parte del mondo in cui viviamo, gran parte di quello che mangiamo è prodotto di una filiera industrializzata. Dal campo, e ancor prima dalle sementi modificate dalle biotecnologie, per la coltivazione e lavorazione dei frutti della terra vengono utilizzati sistemi industriali che garantiscono la produzione massima.
È diventato normale l’impiego di concimi chimici e l’impiego di tecniche e tecnologie che comportano lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali che abbiamo a disposizione.
“La produzione aumenta, le terre coltivate si espandono, il 22% della popolazione mondiale (circa metà della forza lavoro) si dedica all’agricoltura, ma il cibo prodotto per dodici miliardi di persone in realtà non è sufficiente per i sei miliardi che siamo. Come se non bastasse, questo sforzo produttivo ha stressato la Terra a tal punto, che i suoli o subiscono una desertificazione o isteriliscono per l’esagerato impiego di prodotti chimici; le risorse idriche scarseggiano; la biodiversità diminuisce a vista d’occhio, soprattutto l’agro-biodiversità, con una sistematica riduzione delle razze animali e varietà vegetali che per secoli avevano contribuito al sostentamento di interi territori in un connubio uomo/natura perfettamente sostenibile.”
Tutto questo ci ha portato ad avere enormi quantità di cibo ma di scarsa qualità, allontanandoci sempre di più dal vero di nutrimento.
Con l’industrializzazione dell’agricoltura e dell’allevamento, oltre a un impoverimento delle risorse, perdiamo anche un patrimonio culturale inestimabile fatto di conoscenze collegate alla lavorazione e ai processi artigianali, alla consapevolezza dell’effetto benefico delle piante in determinati ecosistemi, ma anche all’impiego dei prodotti, alla loro trasformazione e preparazione.
Restituire la giusta centralità al cibo
Il cibo e la sua produzione devono invece riguadagnare la giusta centralità tra le attività umane, e i criteri che guidano le nostre azioni vanno ridiscussi. Il punto infatti, già da tempo, non è più la quantità di cibo prodotto, bensì la sua qualità complessa, che va dal gusto alla varietà, dal rispetto per l’ambiente, gli ecosistemi e i ritmi della natura in generale, a quello per la dignità umana. Lo scopo è migliorare concretamente la qualità “della vita di tutti, ma senza più subire un modello di sviluppo ormai incompatibile con le esigenze del pianeta.
Da queste riflessioni condivise da Carlo Petrini, fondatore del progetto Slow Food, nel libro “Buono, pulito e giusto” lavoriamo come Escursionisti del Gusto per valorizzare piccoli produttori artigiani, che resistono quotidianamente alle difficoltà di un lavoro antico e faticoso per salvaguardare prodotti e produzioni tipiche.
Ci siamo specializzati nella ricerca e selezione di formaggi di alpeggio perché la montagna è la nostra passione e desideriamo condividerla con chi ama la natura e vuole portare in tavola la genuinità.
Crediamo sia necessario cambiare comportamenti e abitudini per un mondo più sano. E le scelte che sembrano le più piccole e banali sono invece le più importanti perchè sono quelle che facciamo ogni giorno.
Scegliere di mangiare meglio: buon cibo naturale, artigianale, autentico è il modo migliore per avere un mondo più buono giusto e pulito.
Sosteniamo la natura, i produttori e chi insieme a noi sceglie il gusto del cambiamento con una selezione di formaggi tipici di montagna.
Ti aspettiamo per riscoprire il gusto autentico della tradizione d’alpeggio nei mercati settimanali di queste piazze
LUNEDÌ: a Mirano in piazza dei Martiri
MARTEDÌ: A Carrè in piazza Municipio e a Prata di Pordenone in piazza Wanda Mayer
MERCOLEDÌ: A Dueville in piazza Monza e a Limena in via delle Industrie
GIOVEDÌ: A Mira Riviera San Trentin e a Scaltenigo in via Scaltenigo 118
VENERDÌ: A Tencarola in via Spalato
SABATO: a Caldogno in piazza Europa e a San Stino di Livenza in piazza Goldoni