Abbiamo esplorato i gusti autentici dei formaggi tipici delle montagne bergamasche. Formaggi di alpeggio che sono emblema di quei territori, ciascuno con la sua storia e la sua tradizione.
Abbiamo cercato di conoscere queste montagne attraverso le ricette tradizionali con l’origine della polenta taragna
E oggi ci guardiamo attorno per conoscere l’ambiente in cui questi straordinari formaggi sono nati:
il parco delle Orobie bergamasche
Un’area protetta di circa 70.000 ettari che circoscrive un ampio territorio ad elevata naturalità della Lombardia.
Il parco delle Orobie comprende zone naturali eterogenee, dagli imponenti rilievi montuosi che svettano oltre i 3.000 metri di altezza, ampie vallate attraversate da fiumi con le valli laterali che offrono scenari assolutamente incontaminati.
Questa variegata morfologia regala ambienti molto diversi che si possono incontrare durante le escursioni: fitti boschi, grandi pascoli che ospitano erbe e animali di elevato interesse, rupi e ghiaioni popoli da specie rare ed esclusive di territori molto ristretti.
Un complesso mosaico di ambienti che compongono l’habitat particolare dove vivono specie rare, che l’Unione Europea ha deciso di tutelare per l’elevato valore naturalistico.
Proteggere la biodiversità
Il parco delle Orobie bergamasche è conosciuto proprio per il suo importante capitale naturale, e noto per essere uno dei territori con la maggior biodiversità a livello regionale nazionale ed europeo.
Una molteplicità di specie e organismi che, in relazione tra loro, creano un equilibrio fondamentale per la vita sulla Terra. La biodiversità garantisce cibo, acqua pulita, ripari sicuri e risorse, fondamentali per la nostra sopravvivenza.
La biodiversità nelle piante coltivate e selvatiche, per esempio, costituisce la base dell’agricoltura e rende possibile la produzione di cibo, contribuendo all’alimentazione e alla salute di tutta la popolazione mondiale.
Per questo ruolo di fondamentale importanza naturale, gran parte della sua superficie è stata riconosciuto come parte del Sistema Rete Natura 2000, in cui sono state istituite Zone di Protezione Speciale e Siti di Importanza Comunitaria. Territori designati per garantire il mantenimento a lungo termine della biodiversità a livello comunitario.
Una vera e propria riserva aurea ambientale, ma non solo ricco di natura, il parco è un luogo dove si coltiva la cultura e la tradizione del territorio e si creano occasioni di diffusione di educazione ambientale.
Mantenere vivo il sapore delle tradizioni
Nel Parco si mantiene viva la produzione casearia con metodi tradizionali.
Da centinaia d’anni si producono:
- le formagelle,
- il Branzi prodotto in estate nelle malghe,
- il Taleggio originario dell’omonima valle
- e il Formai de Mut ,lavorato d’estate nelle baite e stagionato in valle
Altri formaggi di gran pregio lavorati in questa zona sono lo Strachitunt, e il rinomato Bitto.
Prodotti di qualità elevata, grazie all’ottimo latte prodotto e alla lavorazione in malga, condotta secondo la più tipica tradizione contadina, in territori non sempre facilmente accessibili.
La fienagione e l’alpeggio sono pratiche fondamentali nella conservazione degli ambienti erbosi aperti che racchiudono la gran parte della biodiversità delle Orobie, in un significativo connubio tra naturalità e attività dell’uomo.
Dove acquistare i formaggi tipici del Parco delle Orobie
Il rispetto della natura è ciò che caratterizza i formaggi migliori che selezionamo tra le produzioni di montagna.
Puoi acquistare questi e altri formaggi tipici della montagna nei mercati dove siamo presenti ogni settimana:
Lunedì: siamo a Mirano (VE) in piazza dei Martiri
Martedì: ci trovi a Carrè (VI) in piazza Municipio e a Prata di Pordenone (PN) in piazza Wanda Mayer
Mercoledì: puoi venirci a trovare a Dueville (VI) in piazza Monza e a Limena (PD) in via delle Industrie
Giovedì: Siamo A Mira (VE) Riviera San Trentin e a Scaltenigo (VE) in via Scaltenigo 118
Venerdì: Siamo a Tencarola (PD) in via Spalato
Sabato: nei mercati di Caldogno (VI) in piazza Europa e a San Stino di Livenza (VE) in piazza Goldoni