Perché la montagna ci fa stare così bene?
La montagna ci fa bene, lo sappiamo già, perché ne abbiamo esperienza ogni volta che percorriamo sentieri, attraversiamo pascoli, giungiamo in vetta.
Oltre a provarlo abbiamo voluto capire i perché la montagna ci fa stare così bene e abbiamo trovato la risposta in numerosi studiosi che hanno condotto ricerche e raccontato gli effetti benefici riscontrati.
Il contatto con l’ambiente naturale, la riscoperta del territorio aiuta la concentrazione, incrementa la creatività, migliora l’autostima, l’agilità mentale e la consapevolezza di sé.
Quali sono i principali benefici del contatto con l’ambiente naturale e la montagna:
Maggiore vitalità
“La natura è il combustibile dell’anima. Spesso quando ci sentiamo affaticati o stanchi beviamo caffè, tuttavia la ricerca suggerisce che per ricaricare le batterie è molto più fruttuoso stare nella natura”. Lo ha detto il Professor Richard Ryan, dopo aver studiato a fondo gli effetti della natura sulla mente.
Aumenta la creatività.
Stare a contatto con la natura per un lungo periodo giova alla creatività. Uno studio all’aperto condotto da un team di psicologi guidati dal professor Atchley, ha rilevato che le persone che avevano trascorso 4 giorni di totale immersione nella natura e di completa assenza di tecnologia, hanno riscontrato un aumento della creatività e l’abilità di risolvere problemi del 50%” . Questa la spiegazione: “La nostra società moderna è piena di eventi improvvisi (sirene, cellulari, clacson, televisioni ad alto volume, etc.) che catturano l’attenzione e ci conducono a distrarci facilmente. Al contrario, gli ambienti naturali sono caratterizzati da suoni gentili, morbidi, rilassanti che permettono al sistema attentivo esecutivo di essere pienamente in funzione”
Riduce lo stress.
I giapponesi lo sanno, sostengono la grande utilità delle passeggiate nelle foreste per promuovere la loro salute mentale. La pratica si chiama Shinrin-yoku e significa “bagno nella foresta” o “trarre giovamento dell’atmosfera della foresta”. Uno studio ha rilevato che questa pratica è particolarmente utile per coloro che soffrono di stress. La ricerca, ha mostrato come la pratica riduca il grado di ansia e depressione e rafforzi un maggior senso di vitalità.
Migliora la memoria.
La memoria a breve termine può essere incrementata del 20% camminando nella natura. Marc G. Berman presso l’Università del Michigan, ha testato l’effetto dei paesaggi sulle funzioni cognitive. I risultati mostrano che le abilità di memoria sono aumentate del 20% solo per il gruppo che ha camminato nel bosco rispetto al gruppo che ha fatto la passeggiata nella strada affollata, che invece non ha mostrato nessun miglioramento.
Aumenta l’autostima.
Tutte le tipologie di attività svolte in mezzo alla natura possono avere un effetto positivo sull’autostima. Ed è sorprendente quanto poco si debba fare per ottenerlo. Una ricerca ha rilevato che solo 5 minuti quotidiani di esercizio nella natura sono sufficienti per dare una spinta all’autostima.
Passare del tempo all’aria aperta, immersi in un ambiente completamente naturale, favorisce la riscoperta di abilità che normalmente non utilizziamo. Ci aiuta a ritrovare la nostra parte più antica, rafforzare il legame con la terra e ci allena ad apprezzare la bellezza, stimolare la fantasia e l’immaginazione.