Natale è sinonimo di festa, di vacanze in famiglia, di momenti conviviali e di regali.
Ci sono regali che si mettono sotto l’albero per fare felice una persona, e regali che si mettono sulla tavola da gustare tutti insieme e creano armonia. Se credi sia impossibile accontentare tutti i gusti con un solo regalo, prova a pensare al formaggio. Solo in Italia ne abbiamo oltre 450 tipi, e ce ne sono davvero per tutti i gusti.
Per scoprirli tutti, il modo migliore è assaggiarli, ma per apprezzarli completamente è utile conoscere la loro storia. In questo modo mangiare diventa un vero momento di condivisione e divertimento.
Per divertirsi è importante saper giocare, e quando si tratta di cibo si può fare con abbinamenti insoliti, presentazioni originali ma anche raccontando le curiosità su quello che stiamo mangiando.
E perché non giocare con la geografia?
Partendo da ovest verso est, vogliamo portarti con noi a esplorare le Alpi, assaggio dopo assaggio in un breve viaggio tra i formaggi stagionati DOP delle regioni alpine.
In Valle d’Aosta
Toviamo la Fontina Valdostana DOP: prodotta in tutta la regione, da latte intero crudo di bovine di razza valdostana.
La consistenza della pasta che in genere è morbida ed elastica, varia a seconda del periodo di stagionatura. L’occhiatura deve essere leggera e diffusa. Il colore della crosta va dal marrone chiaro al marrone scuro, in base alla maturazione.
In bocca, ha il caratteristico sapore dolce e delicato, più intenso con il procedere del tempo.
Il marchio di denominazione viene apposto dopo almeno 80 giorni di maturazione, che si svolge nelle tradizionali grotte di stagionatura oppure in appositi magazzini.
In Piemonte
Castelmagno DOP: è un formaggio dalla tradizione davvero antichissima che risale a prima del 1100. Unico, perché nasce da latte vaccino crudo frutto di due diverse mungiture, una delle quali viene parzialmente scremata, a cui può essere aggiunto fino al 20% di latte ovino o caprino.
Le forme vengono poi fatte maturare in grotte di tufo da 60 giorni a 4 mesi.
Esistono due produzioni disciplinate: una invernale “di montagna” con etichetta blu, e l’altra estiva “di alpeggio” con etichetta verde.
È un formaggio molto profumato, leggermente sapido, con note floreali ed erbacee che si mescolano a note di sottobosco quando si incontra l’erborinatura.
In Lombardia
Bitto DOP: L’eccezionale formaggio d’alpeggio, prodotto in tutta la provincia di Sondrio e alcune zone dell’Alta Valle Brembana, a un’altitudine che va dai 1400 ai 2000 metri.
La maturazione inizia nelle “casere d’alpe” e si completa nelle strutture di fondovalle sfruttando il naturale andamento climatico della zona di produzione. La stagionatura minima è di 70 giorni. Il sapore del Bitto è dolce, delicato e racchiude in sé i profumi dell’alpeggio; diventa più intenso con il procedere della maturazione, che può essere protratta addirittura sino a dieci anni
In Trentino Alto Adige
Puzzone di Moena DOP: è un formaggio molto caratteristico, prodotto nelle valli di Fiemme e di Fassa, riconoscibile per la crosta umida ricoperta da una patina untuosa, per l’odore acuto e per il sapore inconfondibile. Al taglio si presenta con una pasta piena di colore bianco o paglierino con un’occhiatura sparsa
La maturazione minima è di 90 giorni, dopo 150 può essere definito “stagionato”.
In Veneto
Morlacco Del Grappa: è il formaggio a latte crudo vaccino le cui origini risalgono al periodo della Repubblica di Venezia.
Ci sono pochissimi produttori che rispettano la produzione tradizionale da latte proveniente da due mungiture delle vacche di razza burlina. Il Morlacco è un formaggio tenero ma non molle, netto al taglio, con occhiature gocciolanti, dal sapore molto salato.
In Friuli Venezia Giulia
Montasio DOP: prodotto in tutto il Friuli e parte del Veneto, è un formaggio di latte vaccino a pasta cotta. Quando è fresco (da uno a due mesi) ha un sapore delicato, la pasta è bianca e occhiata in maniera diffusa, la crosta è bianca e morbida. A mano a mano che aumenta la stagionatura, il sapore diventa più aromatico, la crosta diventa più dura, il colore più giallo e la pasta diventa friabile e dura.
A me questa escursione ha messo una gran fame, corro a comporre il mio cesto regalo per far felice la mia acquolina e i miei cari.