Fa male? Ma è grasso? Posso mangiarlo anche io? Light è meglio? Sono le domande che ogni giorno ci sentiamo rivolgere riguardo ai formaggi. Proviamo a fare chiarezza su argomenti che stanno molto a cuore a tutti.

 

1. I formaggi sono tutti uguali.

A leggere le etichette potrebbe sembrare vero, perché gli ingredienti di qualunque formaggio naturale sono sempre e solo tre: latte, caglio e sale. Ma a fare tutta la differenza del mondo sono altri ingredienti, che meritano di comparire a pieno titolo nella descrizione: il territorio in cui nascono e il metodo di lavorazione. La combinazione dei tre ingredienti e di questi due elementi danno vita a migliaia di combinazioni tutte diverse che rendono ogni formaggio davvero unico. 

La bontà parla da sé, non paragoniamo nemmeno formaggi naturali con prodotti industriali perché hanno davvero poco in comune. 

 

2. Il formaggio fa male.

Il formaggio è un alimento molto proteico ma contiene anche buone quantità di fosforo, calcio e vitaminaD. Come qualunque alimento va consumato in maniera equilibrata, alternandolo a proteine di origine vegetale, e abbinandolo agli altri elementi nutritivi di verdure e cereali. 

Il formaggio ci fa male quando non è naturale, quando contiene ingredienti artificiali ed è lavorato in maniera industriale. I formaggi naturali, mangiati con la giusta moderazione ci possono dare grandi benefici e farci stare bene senza rinunciare alla loro bontà.

Il formaggio spesso viene consumato alla fine del pasto, ma è un alimento così ricco di nutrienti che merita di esserne assoluto protagonista perché in grado di soddisfare gusto, senso di sazietà e nutrienti.

 

3. Il formaggio light è magro.

Il formaggio light è un formaggio che è stato alleggerito dal grasso. La parte grassa nel formaggio però ha una sua funzione specifica, e quando viene tolta deve essere sostituita con sostanze artificiali che imitano la sua presenza. Il formaggio light è un formaggio la cui composizione è manipolata con tecnologie e arricchita con sostanze che hanno davvero poco a che fare con il buon formaggio naturale. Per ottenere l’effetto light meglio mangiarne meno, ma che sia di buona qualità: genuino.

 

4. Gli intolleranti al lattosio non possono mangiare formaggi.

Il lattosio può dare disturbi soprattuto nei prodotti lattiero caseari molto freschi, come latte, yogurt, ricotta, robiola e mozzarelle, perché la molecola non ha ancora subito di trasformazione e scomposizione. Già con una media stagionatura i formaggi sviluppano autonomamente quel processo di trasformazione rendendo più facilmente digeribile anche alle persone con intolleranza il lattosio. Nessun problema con formaggi molto stagionati come Parmigiano e Grana poiché dopo i 24 mesi la presenza di lattosio è quasi azzerata. In ogni caso, sempre meglio non esagerare con il consumo e provare su di sé quali tipologie sono più adatte.

 

5. Gli intolleranti al glutine possono mangiare formaggio

I formaggi naturali contengono solo tre ingredienti: latte caglio e sale. Non ci sono elementi che potrebbero creare problemi a chi soffre di celiachia. Bisogna però fare attenzione quando si tratta di alimenti industriali, derivati dalla produzione tecnologica come i formaggi light, che per essere alleggeriti dal grasso vengono aggiunti di amidi e gelificanti per ottenere un’emulsione simile a quella originale. Attenzione anche a formaggi fusi, a fette, spalmabili, dessert al formaggio o yogurt “al gusto di” perché possono contenere aromi, addensanti o altre sostanze contenenti glutine.

 

Per essere certi di conoscere la verità bisogna cercare la genuinità. Il consumo critico inizia da un acquisto consapevole: conoscere bene quello che mangiamo è un piacere ma anche una buona pratica per mantenerci in salute. 

Noi Escursionisti del Gusto selezioniamo solo la verità autentica e la raccontiamo per dare tutte le informazioni e scegliere il meglio. 

Non c’è niente di più buono dell’autenticità, provala.

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